Un film di Alessandro Ruzzier
Musiche di Cristina Spadotto, Mariano Bulligan
Riprese, montaggio e design del suono Alessandro Ruzzier
Cos'è questo paesaggio? E' tutto qui, quello che abbiamo davanti agli occhi? A queste domande prova a rispondere Alessandro Ruzzier  dopo aver attraversato il territorio dell'intera regione Friuli Venezia Giulia. Quello che vede non è solo uno spazio ma anche un tempo, durante il quale, nel corso degli ultimi 100 anni, si è dissolta la civiltà contadina. I campi coltivati in maniera intensiva sono diventati enormi deserti. Attraversandoli è raro incontrare qualcuno. I trattori guidati dal GPS ospitano nelle cabine uomini che non toccano mai la terra. E quello spazio tra l'osservatore e l'ultimo orizzonte dove termina lo sguardo è insieme terrificante e stupefacente. Il risultato di questa ricerca è un ibrido tra una videoinstallazione e un documentario. Un diario visivo dove immagini e osservazioni puntuali costituiscono la struttura narrativa del lavoro. Il suono ambientale è sempre presente, seppure a volte modificato e filtrato.
E' un film che nasce da un atteggiamento fotografico, da un’insistenza dello sguardo che trova origine e testimonianza nella ricerca di certi autori italiani e stranieri dagli anni ’70 - ’80 in poi.
E questo filone visivo ha un intreccio profondo con la letteratura. In quegli anni fotografi e scrittori viaggiano metaforicamente, e anche nella realtà, sulle stesse strade, dando vita ad una rinnovata visione di quel paesaggio che fino a quel momento siamo stati capaci di cogliere solo nel suo manifestarsi più generico e sfuggente.
Il film è stato realizzato grazie al contributo economico della Regione FVG - bando Cultura 2022 ed è stato presentato in diverse rassegne e festival nel 2023
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